Si diceva un tempo : gli italiani sono un popolo di santi, poeti e navigatori.
Ora come ora, santi ne vedo pochissimi, anzi, direi che non ne vedo alcuno.
Nel tempo moderno siamo tutti un po' troppo egocentrici per essere santi.
Anche i navigatori sono decisamente in declino.
Veniamo ai poeti. Questo lo siamo sempre. Anzi, ci siamo allargati.
Se un tempo, erano in genere gli adolescenti a scrivere poesie, adesso tutti le scrivono. Non solo : scriviamo racconti e romanzi come se non ci fosse un domani.
Da cosa dipende questo moltiplicarsi della categoria "poeti e scrittori"?
Intanto, per prima cosa, dalle nuove tecnologie.
Quando si batteva faticosamente a macchina (ed io mi ricordo bene quel tempo, dato che ancora nel 1980, epoca della mia prima tesi, si faceva proprio così), sicuramente era più raro e più difficoltoso scrivere al di fuori di un diario o di un taccuino.
Attualmente, tutti abbiamo il computer, per cui scrivere è materialmente più semplice, così come è semplicissimo divulgare i nostri scritti tramite i social media o anche autopubblicarsi, dato che anche questo è diventato un business per gli editori del self-publishing.
Fin qui niente di male. Scrivere fa bene, parlo anche per esperienza personale.
Però, vorrei suggerire a chi avesse intenzione di scrivere che non basta avere in mente una storia per diventare scrittori , anche dilettanti (ed io sono, appunto, una dilettante).
Bisogna anzitutto conoscere molto, ma molto bene la lingua italiana, avere una base culturale solida e comprovata.
E poi bisogna leggere, leggere, leggere.
Se siamo un popolo di poeti, purtroppo risulta che come lettori siamo un po' scarsini.
E questa è una grossa contraddizione, un ossimoro quasi. Uno scrittore che non sia un lettore forte è un essere mitologico, una sorta di chimera, perchè, senza leggere, non si può e non si deve scrivere.
Direi che la proporzione tra il leggere e lo scrivere dovrebbe essere 100 a 1, forse anche di più.
Ma è difficile trasmettere questo semplice concetto.
[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/femminile-diario-journal-scrivere-865110/
Però, soprattutto con l'avvento dei social, alle categorie sopra dette, si sono aggiunte altre, varie e mutevoli.
Oltre ai classici allenatori da bar ( e da Facebook), troviamo ormai immunologi, ingegneri, geologi, sismologi, politologi, esperti in diritto costituzionale, civile, penale, praticamente esperti di tutto, certificati dall'università della vita.
Non è una bella faccenda, a parer mio.
L'immunologo dovrebbe essere un medico, l'esperto di ponti un ingegnere, il costituzionalista un avvocato e così via.
Gente che ha fatto l'università vera, insomma.
Chiarisco : non è che non si possa esprimere un'opinione, ma, se io che sono medico, parlo di terremoti, ne saprò senz'altro meno di fronte a un geologo esperto in sismologia. Per cui, devo fermarmi e dare ascolto.
Così è per tutto. Sembra semplice, ma, nella realtà, la questione sta pericolosamente uscendo dai binari.
La frase giusta sarebbe : "A ognuno il suo, fratello", come disse un giovane informatico a un medico che credeva di sapere tutto di computer e invece ...
Umiltà e senso del limite dovrebbero accompagnare noi tutti e, sicuramente, litigheremmo meno e avremmo opinioni più giuste.
Al termine di queste riflessioni, mi piace citare una nota frase di Einstein, pertinente all'argomento :
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido"
E aggiungerei : ognuno è un genio, purchè parli di cose che conosce, altrimenti farà la figura del cretino.
[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/pesce-discus-di-pesce-fauna-1943755/
Un applauso a @fulviaperillo.
Grazie!
mi unisco all'applauso
L'infinito di Leopardi fu scritto in tre anni (!) tra 1818 e il 1821. Tre anni! Cent'anni di solitudine di Marquez in 8 mesi. Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo fu creato in 10 anni. Mesi, anni per creare un'opera., non pochi minuti. E questo da chi lo faceva per vocazione e mestiere. Competenza e approfondimento oltre al talento e a una base di valori personali, e poi esercizio e correzioni. Il tuo post è molto interessante e apre discorsi.
proprio così! Non ci si può improvvisare in nessun campo.
Amen! 🤣🤣🤣🤓🤓
fossero solo poeti ... sono medici, ingegneri, astronauti, sismologi ...
I love italian people!
Good post!
Concordo con le tue opinioni, soprattutto con queste parole
Parole santissime Fulvia. Non solo concordo, ma adoro quanto affermi in questo post!
Io mi colloco tra i navigatori, di mare. ;)Complimenti @fulviaperillo l'umiltà dovrebbe essere molto più diffusa invece è una virtù di pochi.