Il freddo l’aveva attraversata come mai prima.
La sua voce tremava,
bloccata.
Le sue mani ed il suo corpo come foglie,
deboli e così inermi.
Gli occhi di lui, lo sguardo,
troppo indifferente,
tanto tagliente.
Il respiro affannato e il suo volto affondato sul cuscino
le lacrime di lei
che rigandole il volto lo bagnavano.
Un peso sul suo petto troppo grande,
per un corpo così piccolo.
Il dolore le attraversava il cuore,
e rimaneva lì ad ardere,
come in una giornata d’ inverno troppo fredda
per spegnere il fuoco.
Lei aveva freddo,
ma quel fuoco non la scaldava,
la bruciava lentamente.
Dove era il tepore del sole caldo di primavera?
Lo avrebbe voluto sentire sul suo volto,
lo avrebbe voluto sentire sul suo corpo,
che ora era lì,
immobile e tremante.
Gli occhi chiusi,
la sua mente in un altro luogo,
contava i secondi,
i minuti.
D’un tratto il peso non era più su di lei,
ma la tristezza era ancora più pesante.
Il bruciore si fece sentire ancora di più.
Avrebbe voluto essere accarezzata
come il vento tiepido che sfiora i piccoli fiori
facenti capolino nei prati verdi.
Lei avrebbe voluto solo la primavera.
Bellissima poesia. Complimenti!
L'amore può fare molto male... bellissimi versi, complimenti ;-)
Grazie di cuore.. :)