Grazie per il chiarimento, vedrai che un giorno saremo cetacei anche noi (eh no, i pesci non mi piacciono!).
E' molto interessante ciò che dici sulle masse, io la penso esattamente all'opposto! Infatti sono convintissima che se già nel benessere, quando più gente può dedicarsi all'esercizio del pensiero ed al cambiamento della realtà in maniera "poco traumatica", nessuno lo fa o viene ostracizzato ed isolato come sovversivo, in tempi di magra si innalzano roghi e muri di lapidazione (veri o metaforici) per chi si oppone allo status quo. Chi rischia di perdere quel poco che ha, preferisce sopravvivere di stenti piuttosto che rischiare che le cose vadano peggio, e come una belva ferita difende persino il proprio carnefice, poichè fa meno paura arroccarsi in ciò che si conosce che non gettarsi verso l'ignoto. Sono molto biologista e credo che nelle "masse" si attivi un vero e proprio istinto animale quando si sentono minacciate. Ecco perchè il cambiamento può avvenire solo da menti illuminate e generose o da vere e proprie catastrofi... o da entrambi in contemporanea.
Comunque grazie per aver condiviso la tua idea, è sempre bello confrontarsi.
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