Abbiamo visto nella prima parte come gli allevamenti intensivi siano la principale causa dell'antibioticoresistenza e che questo sta facendo risalire la mortalità per infezioni batteriche (nel 2050 supererà i tumori come mortalità nei paesi sviluppati).
Parliamo adesso di una possibile e parziale soluzione al problema. La prima e più ovvia cosa sarebbe limitare il consumo di carne. Ormai è scientificamente provato che un eccessivo consumo di carne rossa è correlato con aumento della mortalità cardiovascolare e anche con lo sviluppo di alcuni tipi di tumore. In effetti mangiamo troppa carne e la mangiamo di qualità infima. Ridurne il consumo gioverebbe a noi e all'ambiente.
Io però. come dicevo nello scorso articolo, mangio carne, in abbondanza. Quello che sto facendo è limitare di moltissimo (quasi totalmente) la carne da allevamento intensivo. Come? Semplice, non compro più da supermercati o macellerie.
Dove mi procuro allora la carne?
- Aziende agricole di fiducia: mi fido di alcune aziende e di come allevano i propri animali e anche se il prodotto costa un poco di più vi posso assicurare che il sapore di una carne di questa provenienza è totalmente superiore a una comprata in supermercato.
- Allevamento: ho la fortuna di provenire da una zona di montagna. Mio padre si è sempre occupato di animali e quindi mangio della carne bianca allevata da lui.
- Cacciagione: la mia preferita, tagli di carne dal sapore particolare e inconfondibile.
Abbiamo la fortuna di abitare in Italia, paese di eccellenza alimentare, e purtroppo ci stiamo uniformando con il resto del mondo anche su questo versante. E' un vero peccato, basta girarsi un po' intorno per trovare alimenti di qualità il cui acquisto premierebbe la nostra salute, il nostro palato e l'economia nazionale.
Però è bona la ciccia:-)
Buona buona, per questo mi impegno a trovarne di ottima qualità!