Mentre ci perdiamo in dispute,
cercando il senso recondito,
“Dateci nuove forme!”
è il lamento che passa per le cose.
Vladimir Majakovskij, da Ordine n°2 all'Armata delle Arti
Hanno lasciato sbalorditi le immagini dello sradicamento dei Cavallini di Costantino Nivola posti al centro del parco delle Wise Towers a New York, fatto durante una operazione di riqualificazione urbana. Certamente queste immagini fanno impressione, soprattutto noi europei non siamo abituati a veder trattato in questa maniera un monumento, un'opera d'arte.
Eppure questo atto ha esso stesso qualcosa di artistico. Racconta e spiega lo Spirito di un Popolo, quello americano (e indirettamente ci spiega le differenze che corrono tra noi e loro). L'America è il paese che non si ferma mai, il paese che brucia tutto e tutti. Il paese del futurismo, anzi, il paese dove il Futurismo è diventato coscienza collettiva. Il progresso, il futuro, la scoperta, l'innovazione e non la contemplazione malinconica di un passato che fu.
C'è anche un'altra grande verità che mi viene da pensare guardando queste immagini. Ernst Junger diceva che tutti i monumenti sono, in fondo, fatti per essere abbattuti. Quando l'opera d'arte perde la sua capacità di comunicare non ha più senso di esistere. Ha perso la sua forza iconica e comunicativa. Ed ecco - aggiungo io - l'atto dell'abbattimento di quell'opera d'arte diventa esso stesso parte dell'opera d'arte. Il suo canto del cigno, e forse, chissà, in certi casi la sua rinascita. L'Opera ha ripreso a comunicare al mondo e - in questo caso - ci racconta lo spirito del popolo americano. E forse, più in generale lo spirito dei tempi.
E in questo senso, la vasta eco, che ha avuto la furia iconoclasta degli operai americani ha ridato vita all'Opera di Nivola, che ha ripreso a comunicare al mondo. Per questo - e solo per questo - quest'opera di Nivola merita di essere salvata. Non è più dimenticata e priva di significato. Ma è viva e narrante...
Nella mia opinione, i cavallini andrebbero restaurati e riposti non esattamente dove li aveva messi Costantino Nivola, ma a fianco dei monchetti lasciati dagli operai della ditta edile perchè sono diventati anche essi parte narrante di una nuova opera: quella di Nivola e dello Spirito Americano.